A Valdisotto, il viaggiatore curioso può concedersi una full immersione storica sul monte di Oga,
presso il forte Venini.
Il forte, legato alla memoria del capitano valtellinese Venini, medaglia d’oro
al valor militare, è oggi note con il nome del monte sul quale è stato costruito, grazie al lavoro di
oltre 400 uomini dal 1908 al 1912, in un periodo nel quale l’Italia era ancora formalmente alleata
dell’Impero austro-ungarico.
Perché costruire un forte su un versante a contatto con il proprio
alleato? La risposta è tanto semplice quanto subdola: con ogni probabilità, l’Italia stava già
pensando ad un possibile ribaltamento delle alleanze, che sarebbe avvenuto ufficialmente solo il
23 maggio 1915.
Si tratta di una struttura poderosa, inespugnabile, teatro di molte battaglie della
Prima Guerra Mondiale. Il forte giocò un ruolo decisivo al termine della Grande Guerra, grazie al
suo micidiale fuoco di sbarramento.
La struttura rimase operativa fino al 1958, quando venne
chiusa e i suoi cannoni venduti come ferraglia.
Una visita interessantissima, che permette non solo
di osservare la struttura, compresa la polveriera dove venivano fabbricati i proiettili, ma anche di
visitare un piccolo museo che raccoglie cimeli e reperti della Grande Guerra, con una forte
valenza istruttiva e suggestiva.