L’antico centro abitato di Sondalo è citato per la prima
volta nei documenti del XI secolo, anche se la sua origine
sembrerebbe molto più antica, come testimoniano numerosi
ritrovamenti archeologici risalenti all’epoca romana.
Il suo nome vuole indicare un terreno tenuto e lavorato dal
padrone e dai suoi servi. Anche l’abitato di Sondalo, come
tutto il territorio Valtellinese, è passato da una dominazione
all’altra nel corso degli ultimi secoli. Il suo centro storico
merita sicuramente una vista: passeggiando per le viuzze
sono tante le testimonianze del passato medioevale che il
viaggiatore dall’occhio attento può notare. Tra queste,
il caratteristico “bui redond”, una vecchia fontana ottagonale
e, nella casa antistante, un portale cinquecentesco in pietra
verde, dove è ancor oggi possibile vedere l’apertura di un’antica
bottega artigianale. Altra meritevole fontana è quella di
San Clemente, che sorge sotto due grandi arcate: la leggenda
vuole che l’acqua vi sia scaturita per miracolo nel 1583.
Nei dintorni si trova la chiesa si Santa Marta, dal tipico campanile
romanico, riconosciuta dal Regio Ministero nel 1869 come
monumento nazionale. All’interno della chiesa sono custoditi
preziosi affreschi di Giovannino da Sondalo e Cipriano Valorsa.
Ai margini del centro storico cattura lo sguardo la chiesa di
S. Agnese, arroccata sulla cima del dosso di Boffalora,
dove probabilmente sorgeva in precedenza un castello.
Una chiesa antica, già testimoniata nel 1215, che insieme ai
sanatori caratterizza il colpo d’occhio del paese di Sondalo.