La Valchiavenna è ricca di profumi e sapori, è una terra che ha sempre
garantito ai suoi abitanti tutto ciò di cui avevano bisogno, anche se la vita
di montagna è dura. Burro, formaggio, “brisaola” artigianale sono i prodotti
più conosciuti. Ci sono poi i pizzoccheri, non quelli più conosciuti di Valtellina,
ma quelli chiavennaschi appunto, gnocchetti di pane e farina bianca
(viene utilizzata anche quella di castagne), conditi con burro e formaggio
fuso. Ci sono poi le “micro-eccellenze” locali, come i biscottini di Prosto,
chiamati così dalla frazione di Piuro dove sono nati e dove ancora vengono
prodotti secondo la ricetta tradizionale di un tempo:
pochi semplici ingredienti, come farina, zucchero e (tanto) burro per
un sapore unico, che si dice essere merito di un “ingrediente segreto”.
Sempre a Prosto, a pochi metri dal laboratorio dove vengono prodotti i
biscottini, si possono trovare altri prodotti tipici, questa volta non alimentari:
oggetti in pietra ollare. In un’atmosfera particolare, quasi magica, con il
sottofondo della Mera che scorre lì accanto, la bottega di Roberto Lucchinetti,
uno degli ultimi artigiani custodi dell’antica arte dell’estrazione e lavorazione della
pietra ollare. Questo materiale, raro ed estratto in poche cave della zona, è
conosciuto ed utilizzato da secoli soprattutto per la produzione di casseruole
da cucina, i “lavècc” grazie alle sue proprietà di conservazione e conduzione del calore.