Come poter descrivere il centro di Ponte in Valtellina? Con un’immagine,
quella di un paese “di pietra”. Il perché è presto spiegato, e
facilmente verificabile ammirando il centro dalla strada panoramica
che lo costeggia a monte. Le case dai tetti grigi sembrano appoggiate
l’una all’altra, separate solo dai vicoli stretti. E’ uno dei centri storici
meglio conservati di tutta la Valtellina, con viuzze ancora lastricate
nel tradizionale acciottolato, case in sasso, palazzi nobiliari dagli
splendidi loggiati. La piazza principale ospita diversi punti d’interesse.
Innanzitutto la chiesa parrocchiale di San Maurizio, con un importante
rosone e una splendida lunetta affrescata da Bernardino Luini; poi il
Museo Parrocchiale, scrigno di tesori d’arte e di religiosità popolare.
La statua in marmo bianco che domina la piazza immortala l’importante
astronomo Giuseppe Piazzi, che qui a Ponte ebbe i natali. A lui è dedicato
anche l’osservatorio astronomico in Località San Bernardo. La passeggiata
nelle vie del centro riserva altre sorprese e offre scorci di un passato autentico
e non dimenticato, tra cortili nobiliari, affreschi, cappelle e giardini. Nei pressi
della chiesa di Sant’Ignazio, dalla quale si scorge un bel panorama sulla valle,
vive ancora rigoglioso un gelso monumentale, di cui viene documentata la
presenza già nel 1600. Albero sapientissimo, come definito da Plinio,
vedetta di un passato ancora vivo, qui a Ponte in Valtellina.