Qui dove tutto è acqua. Le cascate dell’Acquafraggia lasciano il visitatore senza fiato.
In tutti i sensi. Prima di tutto per la loro bellezza, citata da diversi
naturalisti, viaggiatori e dallo stesso Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico.
Leonardo, viaggiatore di terra e di acqua, scrive di
loro “Su per detto fiume si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere”.
E senza fiato si rimane avvicinandosi alla cascate: l’acqua ti avvolge come un
abbraccio stretto ma diffuso e gli alberi, verdi e rigogliosi, raccontano che qui
piove anche quando il cielo è sereno. Nuvole dell’acqua che incontra la terra.
Nuvole sollevate dalla cascata, nel suo salto di oltre 100 metri interrotto dalle
rocce, acqua fracta, acqua rotta, appunto. Una presenza forte, che accoglie il
visitatore a Piuro da lontano, uno dei simboli stessi della Valchiavenna.
Un sentiero abbastanza impegnativo, ma molto suggestivo, costeggia le
cascate e permette di ammirare i salti da vicino e da angolazioni diverse e insolite.
Seguendo questo sentiero si raggiunge Savogno, frazione di Piuro, che offre
al visitatore l’emozione di un borgo montano perfettamente conservato.
Savogno è un bellissimo esempio di come, attraverso l’impegno di una
comunità, un piccolo paese che fino a qualche anno fa era in stato di
abbandono sia tornato a rivivere e a mostrare la propria bellezza.