Un grumo di rocce e un grumo di chiese regnano incontrastate a
Montagna in Valtellina. Questo antico borgo medievale è stato uno
dei primi a distaccarsi dalla pieve di Tresivio, dando vita nel 1429 a
una parrocchia autonoma intorno alla chiesa duecentesca di San Giorgio.
La chiesa non rimase però a lungo isolata.
Proviamo infatti ad immaginare il fermento degli abitanti in un momento di così
profondo cambiamento: la loro Montagna, il loro villaggio si faceva centro di riferimento
per la religione locale. Da questo entusiasmo nacque un vero e proprio complesso
chiesastico, il “recinto sacro”, costituito da edifici diversi per stile ed età.
Abbarbicata alla chiesa di San Giorgio troviamo la tardo quattrocentesca chiesa
della Madonna del Carmine, oggi stretta tra case e vicoli, degna
di nota per le squillanti cromie del ciclo “Episodi di vita della Vergine” di
Sigismondo De Magistris datato 1514. Vi è poi la chiesa della Beata Vergine
Addolorata, detta “chiesa dei morti”, edificata nel 1752 su una vecchia area
cimiteriale antistante un ossario. Infine la casa arcipretale, che si affaccia
sulla piazzetta del paese e che mantiene ancora l’architettura rinascimentale
particolarmente elegante e aggraziata. Oltre agli aspetti di bellezza e ricchezza
culturale e artistica, questo luogo merita di essere visitato per la profondità e
la forza spirituale che vi si percepiscono, come se gli abitanti e i membri
delle diverse confraternite cui le chiese facevano capo abbiano voluto
lasciare una traccia di spiritualità attraverso le proprie preghiere…