Su un “grumo” roccioso, a strapiombo sulla valle, dal 1200
si erge il Castello di Piro al Grumello, meglio conosciuto
come Castel Grumello. Le alpi retiche fanno da sfondo a
questo particolare castello gemino, costituito da due corpi
speculari, uno militare e uno residenziale, uniti da mura.
Passato di mano a due famiglie nobiliari della Valtellina, l’edificio
fu parzialmente distrutto nel XVI secolo per mano dei grigioni.
La visita a questo castello, oggi di proprietà del FAI, è
indimenticabile: da questo luogo la vista spazia sulla
Valtellina da una posizione privilegiata. La bellezza del
luogo, sospeso su uno sperone di roccia tra i vigneti, toglie
letteralmente il fiato e riporta indietro la mente ai tempi in cui
il castello era luogo di presidio e di osservazione della valle.
Compagno di inesorabile sorte è il Castello Mancapane, piccolo
castello-recinto costituito solo da cinta murarie e da una torre alta
21 mt, munita di feritoie e scivoli per il lancio di sassi e olio
bollente in caso di attacco. Un nome particolare che pare
raccontare una storia: la mancanza di pane subita dai valtellinesi
durante un assedio comasco. Ma si tratta solo di una leggenda.
In realtà, il nome deriverebbe dal greco “Catapani”, nome originario
della famiglia guelfa insediatasi in Valtellina a Castel Grumello nel
1376. Il Castello Mancapane è raggiungibile con una piacevole
passeggiata, che consente di gustare il paesaggio e i silenziosi boschi di
Montagna in Valtellina.