Passando lungo la strada statale è difficile percepire
il centro storico di Grosotto. Vedetta e segnalazione di
un paese dal passato glorioso è il campanile del Santuario
della Madonna delle Grazie, che indica la via al viandante.
Il viaggiatore assetato di sapere si lascia attrarre da questo
richiamo e può così scoprire un paese ricco di curiosità e di
gioielli celati. Una particolarità unica caratterizza l’intera
architettura del centro storico di Grosotto: portali, fontane,
decorazioni sono realizzate con la pietra locale di colore
verde, che con le sue sfumature esalta i colori delle viuzze.
I cortili poi nascondono le testimonianze della cultura contadina.
All’interno di un rustico in pietra si cela un poderoso torchio del 1700
costituito da un tronco lungo circa dieci metri e dal diametro di circa
un metro e mezzo, che lavora grazie ad una vite in legno di ciliegio
alta circa sei metri. Un vero gigante, operativo fino agli anni ’70
del ‘900, che oggi si può ammirare prenotando la visita presso il
Comune. Un altro gioiello della cultura rurale e produttiva di
Grosotto è il mulino Osmetti, per la macina delle farine.
Più recente rispetto al torchio (risale al 1868), ha tuttavia
conservato la struttura e il funzionamento originali, tranne
per il fatto che le ruote, in precedenza azionate dalle acque del
torrente Roasco, vengono oggi movimentate dalla corrente elettrica.
Il mulino produce ancora oggi farine pregiate tradizionali, grazie alla
passione e all’antico sapere di Anna, la mugnaia, erede di questa attività
che fin dal suo avvio nel 1868 è stata gestita da donne!