Gordona è un paese molto interessante, che ha molte storie da raccontare.
Le viuzze del centro convergono verso la chiesa Parrocchiale di San Martino,
già esistente nel 1300. Qui si trovano le testimonianze di una comunità compatta e
operosa, che già dal XVII secolo sentì l’esigenza di cercare fortuna altrove,
lasciando a malincuore il paese natìo. Molti furono i paesani che si spostarono
verso il Sud Italia, principalmente Napoli e Palermo, per lavorare.
Proprio nella chiesa Parrocchiale è ancora conservato il “tesoro”, una collezione
di oggetti religiosi donati dagli emigranti, riuniti nella “società Benefattori Napoletani”,
alla propria comunità. L’eredità culturale dell’emigrazione giunge a noi anche attraverso
il particolare dialetto di Gordona, che presenta inflessione e vocaboli particolari e
diversi rispetto a quelli degli altri paesi di Valchiavenna. Dal 2015 fa parte del comune
di Gordona anche il paese di Menarola, affascinante borgo che conta una cinquantina di
abitanti. Oltre alla bellezza paesaggistica, Menarola può vantare una tradizione unica,
un altro tesoro di questo territorio: la Bagutta. Si tratta di una festa tradizionale, in
cui tutta la comunità è coinvolta: una processione di personaggi reali – il parroco,
la sposina, i Carabinieri, i ladri – e ancestrali – l’Uomo selvatico, i brutti, i matti – che
anima con scherzi e pantomime tutto il paese. Sicuramente una festa rituale che
risale alla notte dei tempi…