Oltre alle bellezze architettoniche e culturali di cui è ricchissima, la
città di Chiavenna possiede un altro gioiello, questa volta naturalistico
e archeologico: il Parco Paradiso. Il nome la dice lunga sulla bellezza
del luogo, anche se l’ingresso al parco potrebbe trarre in
inganno: il sito della Caurga, un’antica cava di pietra ollare
utilizzata fin dal tempo dei romani ed attualmente in disuso, sembrerebbe
più un ingresso all’inferno, data la suggestione del luogo.
La Caurga è infatti una profonda spaccatura tra due colli, quello
del “Castellaccio” e quello del “Paradiso”, che toglie il fiato e mette le vertigini.
Passando oltre, inizia la salita verso i due colli e da qui si aprono panorami
inaspettati sulla città di Chiavenna e sulla Valle. Il percorso ha un grande valore
naturalistico, grazie alla ricchezza della vegetazione e alle particolarità
geomorfologiche del luogo. Il Parco conserva moltissime specie di piante,
non solo autoctone ma anche esotiche, con spiegazioni e didascalie per una
ricca esperienza di visita. La vera particolarità del Parco Paradiso è però la magia
delle rocce, con forme caratteristiche e suggestive perché scavate e levigate dal
vento e dalle acque. Molto particolari quelle che vengono definite “marmitte dei giganti”,
massi erosi dall’acqua che sembrano appunto delle grandi marmitte. Tutto ciò si fonde
con storia e arte: le mura del Castellaccio vegliano dall’alto la città di Chiavenna,
mentre sculture e opere d’arte in pietra ollare allietano la passeggiata lungo questi meravigliosi sentieri.