Se il centro di Berbenno è facilmente identificabile dal fondovalle,
non è così immediata la percezione della vastità del territorio
comunale. Partendo da San Pietro, abitato moderno sul
fondovalle, che però conserva la primitiva chiesa plebana,
si arriva ai maggenghi e agli alpeggi sparsi sulle pendici del monte.
E’ particolarmente suggestiva la frazione di Maroggia, come appoggiata
su un dosso completamente terrazzato da vigne dalle quali nasce l’omonimo vino.
Uno degli angoli più pittoreschi dell’intera Valtellina. Il clima qui è mite, il paese
soleggiato e in una posizione eccezionalmente panoramica.
Il piccolo borgo è attraversato da una mulattiera che fa parte della
“via dei terrazzamenti”, sentiero percorribile anche in bicicletta che
si snoda tra i vigneti di Valtellina. A poca distanza da Maroggia si trova
un importante monumento naturalistico, il Centòn, un castagno che
conta ben seicento anni, ormai piegato dall’età, sonnecchiante vedetta
della località Piasci. Poco oltre si trova il borgo di Monastero, così
detto per la presenza del priorato di San Benigno (il Santo qui dimorò e morì nel 1472)
oggi dimora privata. Sempre a San Benigno è dedicata la chiesa
parrocchiale, tanto imponente esternamente quanto ricca e decorata
all’interno, apparentemente in contrasto con il contesto rurale del borgo.
Meritevoli di visita anche le altre frazioni, Regoledo, Pedemonte, il borgo
raccolto di Polaggia, le località montane di Prato Maslino e dell’Alpe Vignone.